Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge, principalmente con la sostituzione dell'articolo 1753 del codice civile, tende a garantire alla categoria degli agenti di assicurazione un lavoro continuo e duraturo che porterebbe ad investimenti diretti con conseguente notevole richiesta di manodopera impiegatizia.
      È chiaro che se la categoria sarà serena sul suo futuro professionale ed imprenditoriale, potrà garantire enormi possibilità di lavoro investendo energie e risorse nel medio e lungo periodo. Viceversa se analizziamo il vistoso peggioramento del rapporto contrattuale di agenzia, assoggettato a tagli provvigionali, a scorpori e ad affiancamenti imposti, ci si rende presto conto che questi professionisti con un budget di circa 40 miliardi di euro l'anno saranno costretti a ridurre il personale, creando così una forte disoccupazione nel settore.
      Pertanto, affinché si possa realizzare un obiettivo comune, bisognerà introdurre un criterio gerarchico tra quanto previsto dal codice civile sul rapporto di agenzia in generale, quello espresso alle agenzie di assicurazioni, e la contrattazione collettiva. L'articolo 1 della presente proposta di legge limita il potere delle compagnie assicuratrici di modificare a proprio arbitrio le regole del rapporto di agenzia, ma soprattutto l'inserimento della disposizione dell'articolo 1753-quater del codice civile darebbe certezza e continuità di lavoro.
      L'articolo 2 fa riferimento a quanto già previsto dall'Unione europea riguardo alle clausole vessatorie, mentre gli articoli 3 e 4 introducono il concetto di sindacalismo ed associativismo democratico nel settore assicurativo.
      Infine, gli articoli 5, 6, e 7 prevedono la diversificazione del mandato a società di capitali, di persone e commerciali.

 

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